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Categoria: Accordi

155 – Gelsomino della notte (2014)

155 – Gelsomino della notte (2014)

Ave stella del mattino,
Gelsomino della notte
Luna d’oro del mio cielo,
Madre santa di Gesù.

Spera in te il navigante
Sogna te chi soffre e muore.

Ave stella del mattino,
Gelsomino della notte
Luna d’oro del mio cielo,
Madre santa di Gesù.

Raggia, stella santa e pia,
A chi t’ama, o Maria.

Ave stella del mattino,
Gelsomino della notte
Luna d’oro del mio cielo,
Madre santa di Gesù.

PDF – Gelsomino della notte (Spartito, Melodia e Accordi)

PDF – Gelsomino della notte (Accompagnamento per Pianoforte in RE)

PDF – Gelsomino della notte (Testo e Accordi)

Traduzione in lingua Croata:

Zdravo, Zvijezdo jutarnjice,
O Jasmine noćni, zdravo,
Zlatna luno moga Neba,
Sveta Majko Isusova.

Ufanje si moreplovcu san patnika,
umirućeg, sjaji,

Zvijezdo sveta, blaga,
ljubećim te, o Marijo!

Musica di Ivano Conti.
Parole tratte da
“L’evangelo come mi è stato rivelato” (vol. 5 – cap. 318) di Maria Valtorta
 edito dal Centro Editoriale Valtortiano, che ne ha autorizzato l’utilizzazione. 
152 – Le ultime ore (2014)

152 – Le ultime ore (2014)

Ormai senza speranza, piangevo e pensavo
“E’ tutto finito!” E intanto gridavo:
“Il popolo ed il re vogliono la mia morte!
Ed è giusto così: è la mia sorte!”
Nessuno mai mi perdonerà

Condannati in tre alla stessa pena
Quell’altro che bestemmia, e non si rassegna
Questo che sta in mezzo è così silenzioso
Ma soffre per i chiodi e per tutto l’odio
Con cui la sua gente lo ha voluto qua

Poi ho visto sua madre / Con gli occhi bagnati di pianto
Un dolore pungente nel cuore / Come una ferita di spada
Suo figlio appeso alla croce / Il corpo bagnato di sangue
I segni della cattiveria / E sulle labbra una preghiera
E poi la mia: “ricordati di me!”

Son queste che viviamo le ultime ore
Inchiodati a delle croci senza pudore
C’è tanta gente intorno ma non per pietà
Vuole essere certa che questo Gesù
Nel dolore sicuro morirà

Ho guardato sua madre /Quegli occhi bagnati di pianto
Quel corpo bagnato di sangue / E la sua preghiera per loro
Così la mia: “ricordati di me!”
“Ricordarti di me”

Ed ecco la Speranza sul suo viso:
“Oggi sarai con me … in paradiso!”

 

 

TESTO E ACCORDI

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151 – Sulla strada di casa (2014)

151 – Sulla strada di casa (2014)

Quanta neve stasera
sulla strada di casa
sento l’eco dei passi che
mi han portato fin qui
mi han portato fin qui

Dolce odore nell’aria
una gioia che nasce
scorre lenta e sicura va
sopra questa città
sopra questa città

C’è il tuo volto sereno
che cammina con me
mi ricorda chi sono
io stupito ti guardo
e capisco chi sei

Camminando nel buio,
ho incontrato una stella
l’ho seguita fino a là:
quanta meraviglia!
Quanta meraviglia!

Lo cercavo da sempre
lo attendevo per me
è soltanto un bambino
che oggi nasce per noi
che oggi nasce per noi  

Tra la neve i miei passi
sulla strada di casa
c’è la luce già accesa e
loro aspettano me
io ho un regalo… con me!

Testo di Daniele Bomber Bottoni
Musica di Ivano Conti

icona-pdfSULLA STRADA DI CASA (accordi)

La salita al Calvario

La salita al Calvario

Sono un centurione
Al comando di Ponzio Pilato
Mi ha dato l’incarico
Di giustiziare il condannato
Portarlo là in alto
In cima al calvario
E con due malfattori
Crocifiggerlo!

Il peso della croce
Il dolore delle ferite
Il pianto delle donne
Tra gli insulti della gente
Il sole di mezzogiorno
La strada tutta in salita
Le spine della corona
Il sangue su tutto il corpo
Come si fa a non avere pietá?
Come si fa?

È un breve tragitto
E quando cade viene deriso
Fa caldo e una donna
Con un velo gli asciuga il viso
C’è tanto odio
Tra quella gente
Che vuole soltanto
Crocifiggerlo!

Il peso della croce…

Il mio nome è Longino
E i miei ordini non si discutono
Così comando a qualcuno
Che porti quel peso per lui
Loro protestano
Non sono soddisfatti
Mi guardo intorno:
C’è solo un amico vicino
E sua madre
Che cerca il suo sguardo!

 

 

icona-pdfla salita al calvario (accordi)

 

La Tua corona

La Tua corona

Questa è la Tua corona
Non ci sono diamanti
Non ci sono zaffiri
Non è d’oro o d’argento
Non ci sono diademi
È la corona…
del re del dolore.

Ecco che torna il soldato
Tra le mani ha dei rami
Con spine lunghe e pungenti
E un sorriso beffardo tra i denti
Intreccia un cerchio
Lo spinge sul capo
Ti strappa i capelli
Lo stringe alla tempia
Le spine…        Le spine…
C’è solo dolore.

Questa è la Tua corona

Ora Ti danno uno straccio
E dopo una canna per scettro
E Ti prendono in giro
Ridono, nel vederTi tremare
Seduto sul trono
Ti lasci schernire
Non dici niente
Li guardi soltanto
Lo sguardo… Lo sguardo…
È solo amore.

Questa è la Tua corona…

 

 

icona-pdfla tua corona (accordi)

 

147 – Eppure non sono cattivo (2013)

147 – Eppure non sono cattivo (2013)

Eppure non sono cattivo
Di questo mestiere io vivo
La mia violenza è parte del gioco
Non guardo in faccia a nessuno
Io non dimostro pietà
A chiunque è legato qua
Impugno la frusta, ignoro le grida
E con tutta la forza che ho…

Qui ci sono io
Io con queste mani
E potrei fermarmi
Disobbedire agli ordini
Loro sembrano felici / Nel guardarti mentre soffri
Io non provo niente / È questo il mio male?

Eppure non sono cattivo …

Le senti quelle voci?
Sei pieno di ferite
Ma non è abbastanza:
Chiedono il tuo sangue!
Che cosa hai fatto loro? / Perchè ti odiano così?
Perché non dici niente? / È troppo il tuo dolore?

Eppure non sono cattivo…

… E con tutta la forza che ho
Infierirò!

TESTO E ACCORDI

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Beniamino, il pastore dormiente

Beniamino, il pastore dormiente

 

Era una notte buia / e non c’era la luna
Solo un pugno di stelle / ed un freddo pungente
I miei amici lontani / che cantavano a festa
Ed io sdraiato sull’erba / che giravo la testa

“Gloria… Gloria…”

Avevo tante scuse / per volere dormire
E pensavo a me stesso / alla stanchezza che avevo
I miei amici lontani / mi chiamavano forte
Ed io sdraiato sull’erba / Facevo finta di niente

E dicevano “Vieni a vedere che cosa succede quaggiù
In questa stalla
Alzati adesso, non perdere tempo che è nato un Bambino
Che salverà il mondo
Ed io /che credevo
Non riguardasse me!

In quella notte buia / ci fu così tanta luce
Che sembrava che il giorno / fosse già lì
I miei amici lontani / li sentivo cantare
Come un coro di angeli / con canti di gioia

“Gloria… Gloria…”

Non avevo più scuse / per fare finta di niente
Avevo anche pensato / di andare altrove
Ma, lontano, gli amici / insistevano ancora
E li sentivo felici / volevo stare con loro

Dicevano “Vieni a vedere che cosa succede quaggiù
In questa stalla
Corri veloce, non perdere tempo che è nato un Bambino
Che salverà il mondo
Ho visto / e ho capito
Che era nato per me!

“Gloria… Gloria… Gloria…”

 

Testo e accordi di “Beniamino, il pastore dormiente”
Testo e accordi

144 – Carne e sangue (2012)

144 – Carne e sangue (2012)

Il tempo passa e tu
Che cosa fai
Per non buttarlo via
Per fare in modo che
Sia tempo che ti porta
Qualcosa in più
Forse un altro giorno
A cui dare un senso

Ti svegli sempre presto
Non sogni mai
Parli con te stesso
Aspetti quel momento
Che tarda ad arrivare
Ma tu non sai
Che nella tua testa
Insiste una canzone

“L’uomo non è fatto di carne e sangue
di un dio malvagio
ma è di poco inferiore agli angeli”

Non sei preoccupato
Del tuo domani?
Accumuli tesori
Che non godrai mai!
Non potrai portarli
Ovunque andrai
Non fare finta che
Non sarà così!

“L’uomo non è fatto di carne e sangue
di un dio malvagio
ma è di poco inferiore agli angeli”

 

Testo e accordi

 

 

Mani

Mani

 

Ho qualcosa da dire / sulle mie mani
Ascoltami bene / Non pensare male

A prima vista / sembrano uguali
Destra e sinistra / son speculari
La mano destra /Afferra le cose
Si apre e si chiude / Come fa la sinistra

Ma la destra sembra gelosa
Piange per qualsiasi cosa
Si sente poco importante
Dice che non sa far niente
Così la devo consolare
Le dico
Che fin da bambino
Non sono mai stato mancino
Non deve temere / Non voglio cambiare
E tra destra e sinistra / Scelgo la destra

La mia mano destra / scrive e disegna
Indica, insegna / raramente si sbaglia
E quando guido / lei cambia le marce
E quando prego / fa il segno di croce

Non capisco cosa è successo
Eppure la uso spesso
È svogliata, non si dà da fare
Vedi, si lascia un po’ andare…
Così la devo consolare
Le dico
Che fin da bambino
Non sono mai stato mancino
Beh, ci son delle volte / Che la mia mano destra
Non è a conoscenza / Di quel che fa la sinistra

Se osservi bene / destra e sinistra
Potrai notare / un particolare:
La mano sinistra / sul dito anulare
porta un anello / che dice “per sempre”.

 

 

Testo e accordi

 

 

141 – Giovanna (2012)

141 – Giovanna (2012)

Giovanna è una donna malata di SLA
E da due anni è sdraiata in un letto
Ama la vita. È tutto quello che sa
Ringrazia Dio che batte il cuore nel petto
Non so se è felice, forse è arrabbiata
Ma so per certo che non è disperata
È inchiodata a quel letto come a una croce
E senza parole fa sentire la sua voce!

Vedi…

Lei non può muoversi. Non può camminare. 
Non può lavorare, né aprire le sue mani. 
Non può parlare. Non può gridare. 
Non può far niente ma crede nel domani. 
E tu che puoi muoverti che puoi camminare 
Che puoi lavorare e ti puoi anche lamentare 
Tu che puoi scrivere, che puoi parlare. 
Tu che puoi tutto e non sai che cosa fare 
Giovanna è più forte di noi 
Anche se è inchiodata nel letto 
Perché riesce a dire “sì”!

Giovanna è una donna che nella sua vita
Ne ha vissute tante, e qualcuna la racconto
Ha cresciuto 6 figli, e non senza fatica
Per ciascuno ha pregato perché diventasse santo
Un giorno dei ladri le hanno ucciso il marito
Per quattro cose che teneva nel suo ufficio
A 40 anni si è data da fare
Si è privata di tutto per i figli da allevare.

Ed ora…

Lei non può muoversi. Non può camminare. 
Non può lavorare, né aprire le sue mani. 
Non può parlare. Non può gridare. 
Non può far niente ma crede nel domani. 
E tu che puoi muoverti che puoi camminare 
Che puoi lavorare e ti continui a lamentare 
Tu che puoi scrivere, che puoi parlare. 
Tu che puoi tutto e non riesci a ringraziare 
Giovanna è più forte di noi 
Anche se è inchiodata nel letto 
Perché riesce a dire “sì”!

Per lei posso fare poco / Non posso toglierle il dolore 
Né fare finta che sia un gioco / Solo starle più vicino 
Vorrei avere il suo sguardo / Sulle persone e sul mondo

Lei non può muoversi. Non può camminare. 
Non può lavorare. Aprire le sue mani. 
Non può parlare. Non può gridare. 
Non può far niente ma crede nel domani.

 

 

Testo e accordi