Sfogliato da
Autore: Ivano Conti

187 – Marte (2021)

187 – Marte (2021)

Hai sbagliato qualcosa?
Non puoi chiedere scusa
Se non puoi trovarla
Chissà dove sta…

Hai passato una vita
Sempre tutta in salita
Ma va bene così
L’hai cercata qua…

le canzoncine che continui a cantare
si sentono anche da qua
bisognerebbe essere sordi
per non capire quanto sono importanti

Quanti soldi che spendi
e per quali guadagni?
è soltanto un gioco
che costa un po’…

Uno parte è su Marte…
La tua stupida arte
cosa cambierebbe
arrivare là?

le canzoncine che continui a cantare
si sentono anche da qua
bisognerebbe essere sordi
per non capire quanto sono importanti
quanto sono importanti

– SOLO UKUELE –

le canzoncine che continui a cantare
si sentono anche da qua
forse è meglio fingersi sordi
e fare finta che non siano importanti

186 – Terra (2021)

186 – Terra (2021)

Non mi giudicare… Anzi… giudicami!
Senza di te non posso vivere
Quindi vado via…

Tu mi hai dato tutto…
Eppure non ho niente..
Sei l’aria che respiro
Ma io soffoco

Dove? Perchè? Quando? Cos’è?
Quante domande è meglio non farsi!
Io me ne andrò
Ma resto qui
Non mi interessa
Tu non capisci
Terra! Terra!

Vedo solo mare… Vorrei urlare..
Se non ci fosse fine
Perchè navigo?
Perchè navigo?
Perchè navigo?

Dove? Perchè? Quando? Cos’è?
Quante domande è meglio non farsi!
Io me ne andrò
Ma resto qui
Non mi interessa
Non lo capisci?
Terra! Terra!

185 – Venere (2021)

185 – Venere (2021)

So di non dirti una novità… non sei unica!
Non potrai mai vincere
La differenza dove sta? Ed così semplice:
Lei ha quello che non hai:

La vita!

Venere, sei bellissima
Quando ti vedo che è già sera!
Un’apparenza… un’immagine…
Se tolgo il velo cosa c’è?

Sei bella solo vista da lontano…

Che cosa ottengo?
Quello che cerco
So che non lo troverò…
Hai solo freddo e brividi…

Ma sono incatenato qua, coi miei limiti
Alternative non ne ho
Mi consuma la realtà… il bene e il male…
Da che parte sto?

Venere, sei bellissima
Mentre risplendi tra le stelle
Sei un inganno… una sconfitta…
Una trappola perfetta

Se mi avvicino son perduto

Che cosa ottengo?
Quello che cerco
So che non lo troverò…
Hai solo freddo e brividi…

184 – Mercurio (2021)

184 – Mercurio (2021)

Non mi sono mai piaciuti i paragoni
Sono io e nessun altro
Questa strada è solo mia
E non mi curo di nient’altro

Lasciatemi stare.. non venitemi a cercare
io sto bene qua da solo
ho tutto quello che mi serve
e se non c’è ne faccio a meno

Mercurio, un po’ ti invidio, sai?
coi tuoi sbalzi d’umore
e la tua coerenza
Mercurio… dimmi come fai
a non scottarti.

Ho una sola e unica ambizione
evitare ogni dolore
è una semplice utopia
o forse solo un grave errore?

non mi interessa se potrebbe andare male
a star così vicino al sole
ho combattuto le mie guerre
non c’è più niente che possa fare

Mercurio, tu non cambi mai
coi tuoi sbalzi d’umore
e la tua coerenza
Mercurio… dimmi come fai
a non scottarti.

183 – Salmo 139 (2020)

183 – Salmo 139 (2020)

Tu sai tutto di me, Tu mi conosci… e mi scruti…
Penetri da lontano i miei pensieri… e mi scruti…
Quando mi siedo, quando mi alzo, quando cammino, quando riposo.
Ti sono note tutte le mie vie.

La mia parola non è ancora sulla lingua / e tu già la conosci tutta.
Alle spalle e di fronte mi circondi / e su di me poni la tua mano.
Stupenda per me la tua saggezza, / troppo alta, e io non la comprendo.
Dove andare lontano dal tuo spirito, / dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, tu sei là,
se scendo negli inferi, eccoti.
Se prendo le ali dell’aurora
per abitare all’estremità del mare,
anche là mi guida la tua mano / e mi afferra la tua destra.

Tu sai tutto di me, Tu mi conosci… e mi scruti…
Penetri da lontano i miei pensieri… e mi scruti…
Quando mi siedo, quando mi alzo, quando cammino, quando riposo.
Ti sono note tutte le mie vie.

L’oscurità mi copra ed intorno a me / ci sia soltanto notte…
Ma le tenebre per te non sono oscure / e la notte è chiara come il giorno;
Sei tu che hai creato le mie viscere / e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
Ti lodo, per il tuo prodigio; / Soltanto tu mi conosci fino in fondo.
Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
I tuoi occhi mi hanno visto
quand’ero informe…
E tutto era già scritto nel tuo libro;
i miei giorni erano fissati, / quando ancora non ne esisteva uno.

Tu sai tutto di me, Tu mi conosci… e mi scruti…
Penetri da lontano i miei pensieri… e mi scruti…
Quando mi siedo, quando mi alzo, quando cammino, quando riposo.
Ti sono note tutte le mie vie.

Quanto profondi per me i tuoi pensieri, / quanto grande il loro numero
se li conto sono più della sabbia, / se li credo finiti, con te sono ancora.
Se Dio sopprimesse i peccatori! / Allontanatevi, uomini sanguinari!
Essi parlano contro di te con inganno: / insorgono con frode.
Non odio, forse, quelli che ti odiano
e non detesto i tuoi nemici?
Li detesto con odio implacabile
come se fossero miei nemici!
Se percorro una via di menzogna / guidami sulla via della vita.

Tu sai tutto di me, Tu mi conosci… e mi scruti…
Penetri da lontano i miei pensieri… e mi scruti…
Quando mi siedo, quando mi alzo, quando cammino, quando riposo.
Ti sono note tutte le mie vie.

182 – E adesso? (2020)

182 – E adesso? (2020)

E adesso? / Cosa potresti fare?
Adesso… / Che non hai altri impegni
Puoi pensare solo a te
Potresti / inventare qualcosa
qualche cosa di nuovo
qualche cosa che sai
che non hai provato mai

Oppure
Fare finta di niente
Restare / con lo sguardo un po’ un assente
Sdraiato lì / Che guardi in sù / Il cielo blu….
Non basta… / E ti senti un po’ solo
Ti manca / quel qualcosa che rende
tutto meraviglioso.

E adesso? / ti sei perso per strada?
e forse / stai cercando una scusa
per andare via d qua..
Vorresti / Saper fare magie    Ma non puoi e non sai come
E con una bacchetta    si può fare per cambiare
Cancellare col tocco    per provare a rimediare
Tutto quello che non va    a tutto quello che non va
E invece    Tutto è come è sempre stato
Non esiste un rimedio    Tutto ti ricorda ancora
Ti accorgi / Che non puoi farci niente    Tutto insiste e non si stanca
Mentre c’è chi / Guarda da giù / Il cielo blu…
E Ti sfotte / E ti ride alle spalle
Contento / che hai già rotto il vaso
E non hai rimediato..

Ma in fondo / Non ci provi nemmeno
Tra l’altro / un altro giorno è passato
Cosa hai combinato in più?
Ed ecco / che ti è tutto più chiaro    All’improvviso si è spaccato
e ti senti sbagliato    Hai toppato un’altra volta
per il male che hai dato    E non sai che cosa fare
Non ti riconosci più    Non ti riconosci più
E adesso    Guarda cosa hai combinato
vuoi raccogliere i cocci    Guarda che non c’è rimedio
Adesso / puoi andartene via…    Guarda che non puoi andare via
Spegnerti un po’ / Tanto quel blu / è sempre lassù…
Ma basta! / Questa è un’altra bugia
Che hai detto / per nascondere il danno
E pararti un po’ il culo…

181 – Piccolo Giovanni (2020)

181 – Piccolo Giovanni (2020)

Piccolo Giovanni che vedi il tuo Signore
con gli occhi dell’amore, con gli occhi dell’amore.
Per la conversione di tutti i peccatori
offri il tuo dolore, offri il tuo dolore.

Sei nata il 14 marzo / hai visto la luce a Caserta
tuo padre, un buon maresciallo / era lì con il suo reggimento.
Tua madre già non ti voleva / ti ha privato del latte materno,
e poi regole fin da piccina / senza carezze.

A Milano hai trovato calore / nell’abbraccio di umili suore
E a un Gesù dalla croce deposto / volevi donare il tuo cuore.
Ma a casa eri sempre piu sola / non avevi amiche o compagni
se non qualche bestiola e dei fiori / della terrazza.

Piccolo Giovanni che vedi il tuo Signore
con gli occhi dell’amore, con gli occhi dell’amore.
Per la conversione di tutti i peccatori
offri il tuo dolore, offri il tuo dolore.

Poi a Monza fino a sedici anni / in un collegio stimato e importante.
Ti piaceva studiare in quel posto / ma dovesti andare distante.
Seguisti tuo padre a Firenze, / e lì conoscesti l’amore.
Ma tua madre non era d’accordo. / e qul sogno spezzò.

Un giorno mentre camminavi / per le strade, a braccetto alla mamma,
fosti colpita alla schiena / da una spranga di ferro massiccio:
un ragazzo fuori di testa, / non sapeva che cosa faceva,
lesionò la tua spina dorsale / e la tua vita cambiò.

Piccolo Giovanni che vedi il tuo Signore
con gli occhi dell’amore, con gli occhi dell’amore.
Per la conversione di tutti i peccatori
offri il tuo dolore, offri il tuo dolore.

A Viareggio, dopo qualche anno / ti trovasti bloccata in un letto
non saresti mai più guarita / e pensavi che fosse finita.
La vita offristi a Dio / perché salvasse le anime, tutte
Non sapevi che aveva su te / un grande progetto.

Accadde che un venerdì santo / a mezzogiorno del 23 Aprile
cominciò a parlare al tuo cuore / e divenne un compagno fedele.
Ti mostrò la sua vita terrena / tu scrivesti tutti quel che vedevi.
Quell’Opera è un grande dono / per l’umanità.

Piccolo Giovanni che vedi il tuo Signore
con gli occhi dell’amore, con gli occhi dell’amore.
Per la conversione di tutti i peccatori
offri il tuo dolore, offri il tuo dolore.



180 – Il tavolo e l’albero (2020)

180 – Il tavolo e l’albero (2020)

Ho davanti un tavolo / e non mica un albero
se tu ci vedi un albero / mi sembra un po’ balordo…
è un tavolo di plastica / non è mai stato un albero
e non può mica esserlo / anche se tu non sei d’accordo

Se ho una mela in mano / e tu dici che è una pera
dobbiamo un po’ capirci / su cosa è la realtà
Il pensiero è un’opinione / su cui si può discutere
ma una mela è sempre una mela / che da un albero cadrà

Ora mi vieni a dire / che il fuoco è un’idea
Ma se ci metti su la mano / ti scotterai comunque
e se mi vieni a dire / che puoi volare senza ali
se salti in un burrone / farai una brutta fine

Io adesso son seduto / che suono la chitarra
ed intanto invento / per te questa canzone
il tavolo che uso / per appoggiarci il foglio
è solo un oggetto / con o senza approvazione

non ha per niente un’anima / e non ha neanche il pensiero
è un oggetto inanimato / e una cosa materiale
ma tu vuoi convincermi / che potrebbe essere un albero
se solo lo volesse / o se tu lo credi tale.

Mentre guardo questo tavolo / che dici essere un albero
Non ho più voglia di discutere / e quindi me ne vado
E tu stai festeggiando e giá gridando al mondo
Che tutti i tavoli di plastica possono esser quel che vogliono…

179 – Quaranta live (2020)

179 – Quaranta live (2020)

GUARDALI!
TUTTI PRESI A MOSTRARSI “ABILI”
E A FAR VEDERE Che SON “vivi”
E SEI SOLO TU CHE NON LO SEI!

SI IMPEGNANO
NON PASSA GIORNO CHE NON CANTANO
TUTTA LA LORO “ENERGIA”
Quella CHE TU NON HAI

TU SEI Chiuso In CASA COME LORO
LE TUE giORNATE NON PASSANO MAI.
NON HAI VOGLIA DI MOSTRARTI “NUDO”
PER APPLAUSI VIRTUALI E Per dei like

È SEMPLICE
SE LE DISTANZE NON Ci FOSSERO
NON SAREBBE POI DIVERSO
TI SENTIRESTI COMUNQUE SOLO

E QUINDI
NON C’È ALCUNA DIFFERENZA
RESTA SOLO UNA DOMANDA
E FAI FINTA CHE NON CI SIA

TU SEI Chiuso In CASA COME LORO
LE TUE giORNATE NON PASSANO MAI.
NON HAI VOGLIA DI MOSTRARTI “NUDO”
PER APPLAUSI VIRTUALI E Per dei like

ALLORA DIMMI
CHE SENSO hanno I Tuoi LAMENTI?
SE NON HAI VOGLIA DI GIOCARE
A QUESTO GIOCO PERCHE COMMENTI?

INUTILI
I TUOI PENSIERI COSI’ “AULICI”
CHE OFFRI SOLO A POCHI INTIMI
Che NON CAPISCONO… NON sono IN “BILICO”

TU SEI Chiuso In CASA COME LORO
LE TUE giORNATE NON PASSANO MAI.
NON HAI VOGLIA DI MOSTRARTI “NUDO”
PER APPLAUSI VIRTUALI E Per dei like

178 – Ti mando a quel paese (2019)

178 – Ti mando a quel paese (2019)

Ti mando a quel paese!
Sai dove si trova?
Se prosegui dritto
su questa strada
troverai un incrocio
a destra le delusioni
davanti l’oblio
tu vai a sinistra
che è dove ti mando io.

Se nessuno ti ci ha mai mandato
è un posto che tu devi visitare.
Ti troverai bene e a tuo agio
con persone che son tali e quali a te.
Non ti preoccupare se è affollato
c’è parcheggio anche in pieno centro.
Vitto e alloggio sempre assicurato
Non si paga, anzi se vuoi vieni pagato

Ti mando a quel paese…

Il mio invito è del tutto personale
ed arriva dal profondo del mio cuore.
È un consiglio per poterti aiutare
a trovare la tua giusta dimensione
Vuoi una mappa? un disegno con la strada?
Vuoi un taxi? Adesso te lo chiamo!
Cosa aspetti? Un passo dopo l’altro..
Hai dei dubbi? vuoi che sia più chiaro?

Ti mando a quel paese…