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Tag: Daniele Bomber Bottoni

151 – Sulla strada di casa (2014)

151 – Sulla strada di casa (2014)

Quanta neve stasera
sulla strada di casa
sento l’eco dei passi che
mi han portato fin qui
mi han portato fin qui

Dolce odore nell’aria
una gioia che nasce
scorre lenta e sicura va
sopra questa città
sopra questa città

C’è il tuo volto sereno
che cammina con me
mi ricorda chi sono
io stupito ti guardo
e capisco chi sei

Camminando nel buio,
ho incontrato una stella
l’ho seguita fino a là:
quanta meraviglia!
Quanta meraviglia!

Lo cercavo da sempre
lo attendevo per me
è soltanto un bambino
che oggi nasce per noi
che oggi nasce per noi  

Tra la neve i miei passi
sulla strada di casa
c’è la luce già accesa e
loro aspettano me
io ho un regalo… con me!

Testo di Daniele Bomber Bottoni
Musica di Ivano Conti

icona-pdfSULLA STRADA DI CASA (accordi)

150 – Quel silenzio (2013)

150 – Quel silenzio (2013)

Hai mai notato che è facile soffrire?
Hai mai notato che è più facile morire?
Tu che dicevi che la vita è molto meglio se la vivi un istante dopo l’altro
Ma io che ho dato il cuore ed il cuore lo sento come il vento del mio passato

Lo vedi il sole nel tramonto che muore?
Quella luce è una ferita del cielo
Tu guardi intorno e vedi il segno di un’antica melodia che si è nascosta nella mente
Ma quello che io sento è quel sole che rischiara la mia storia e il mio presente

Le stelle adesso mi guardano dall’alto
E sento che la vita mi sta chiedendo tanto
Terra sconosciuta in cui vivere non voglio
Ma io devo attraversare … quel silenzio!

Dolci sorrisi trasportati lontano
Da quelle labbra la domanda: “Chi siamo?”
Tu che credevi di sapere com’è fatta la tua storia solo perché l’hai vissuta
Ma il solco sotto gli occhi racconta di un Mistero presente nella tua vita.

All’alba la natura si desta col prezioso dono del sole
E con il sole ogni cosa si veste di sorrisi e di speranza
E quello che ora senti è il vento della storia che ritorna … ma trasformato

Le stelle adesso mi guardano dall’alto
E sento che la vita mi sta chiedendo tanto
Terra sconosciuta in cui vivere non voglio
Ma io devo attraversare … quel silenzio! 

Luoghi scolpiti come pietra nella mente e forti braccia che mi tengono le mani
Io attraverso l’amarezza per vedere fino a dove mi ha portato questa notte
Trovo la pace tra i sorrisi della gente … della mia gente
Sento il sangue che percorre le ferite e che le cura
Vedo il volto di chi amo che ora cammina al mio fianco

Le stelle adesso mi guardano dall’alto
E sento che la vita mi sta chiedendo tanto
Terra sconosciuta in cui vivere non voglio
Ma io devo attraversare … quel silenzio!

 Testo di Daniele Bomber Bottoni e Ivano Conti
Musica di Ivano Conti

Tanto attesa

Tanto attesa

Non pretendere che io sia diverso
Dalla polvere dei libri in cui mi son perso
Il mio mondo vive ancora nonostante la fatica
Nel vedere che ogni volta crolla ciò che ho costruito

Una radio accesa grida tutto il giorno
Tra un pezzo idiota e un quiz che non ricordo
E nel traffico son solo e faccio a pugni con me stesso
Per difendere quel che sono da ciò che invece vorrei adesso

Stringo forte le mie mani
Sento il vento fragile sugli occhi
Per scoprire che son salvo solo quando tu mi tocchi
E la musica comincia a farsi strada nel mio cuore
Tanto attesa e inaspettata
Tanto attesa e inaspettata

Frasi pronunciate senza dire una parola
C’è un racconto da me scritto … ma non vola
I sorrisi dei miei bimbi che mi chiedono una storia
Son io che ora ti guardo … so che adesso so volare

Non pretendere ch’io sia diverso
Dalla storia che amo e dal mio essere disperso
Sento i passi sul sentiero che attraversa il mio dolore
E sono qui, ci passo in mezzo e alla fine c’è il tuo amore

Stringo forte le mie mani
Sento il vento fragile sugli occhi
Per scoprire che son salvo solo quando tu mi tocchi
E la musica comincia a farsi strada nel mio cuore
Tanto attesa e inaspettata
Tanto attesa e inaspettata

Testo di Daniele Bomber Bottoni
Musica di Ivano Conti

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Tanto Attesa by Ivano Conti e Daniele Bottoni is licensed under a Creative Commons Attribuzione – Non opere derivate 3.0 Unported License.
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55 – Tramonto militare (1995)

55 – Tramonto militare (1995)

C’è un bagliore di poesia
che si perde e a tratti affiora
tra il verde cupo dei nostri abiti
e il suono cieco delle granate
C’è poco tempo per ricordare
forse è poco anche per pensare.
Ma in questo istante cerco i tuoi occhi
mi suggerisce il sole, che li rispecchia il mare.
E quel tramonto in cui mi trovo a camminare
Poi commosso a domandare di poterti amare
Incrocio il tuo sguardo tra le nuvole ed il mare
Mi brucia il pensiero di volerti rivedere

Restiamo immobili ad aspettare
un grido o un solo gesto per uscire
e il rosso canto di questa sera
fa più reale il nostro strano gioco
Ed è un momento di temporale
nel mio cuore, fuori, invece, c’è il sole.
Il mio paese è molto lontano,
la terra ha uno strano sguardo mentre cambia colore.
E quel tramonto …

Non son sicuro di come sto
Certo stanco, oppure lieto,
non son sicuro di come sto.
Aspettami,
la fatica non la sento più
Fermati,
e col fucile in spalla
inciampando nella notte,
correrò da te.

In quel tramonto io mi trovo a camminare …

Testo di Daniele Bomber Bottoni
Musica di Ivano Conti

54 – Notte sul mare (1994)

54 – Notte sul mare (1994)

Forse sai, è la prima volta che
Guardo lontano e mi sento solo
Sarà la luna, o le stelle
Oppure questo mare di notte che non conosco
Sono lontano e questo lo so
Sono in viaggio, non vi posso vedere
E poi oggi è sabato e non vi posso chiamare

Ma c’è questa luna, il vento e il rumore
Della nave che solca e scomoda il mare
Strada infinita, infinito l’orizzonte
Le onde di un regno che non posso abbracciare

Il cielo nero sta cambiando intorno a me
La luce ora filtra e plasma i colori.
E le ultime stelle stanno ancora
A salutare, prima di perdersi
Sono lontano e poi non è facile
Gridano un mondo fatto di favole
Condito di gloria e discorsi inutili che inchiodano l’aria

Ma vedo una casa e sento il suo cuore
Non posso esser triste tra poco esce il sole
Strada infinita, infinito l’orizzonte
Non vivo in un sogno, lo posso raccontare

Girerò gli occhi e svanirà
È un quadro di mare che scorderò
Ma la natura prepara già
nuovi colori e paesaggi per stupirmi ancora

Testo di Daniele Bomber Bottoni
Musica di Ivano Conti

Preludio delle parole dette

Preludio delle parole dette

Giocare a ricordare le parole
non è stato mai il mio forte
Non chiedermi che si è detto quella sera
è inutile che insisti, non lo so

Per queste cose non ho aggettivi adatti
e in fondo, lo vedi bene, non ne ho mai
Non so citare grandi nomi e frasi fatte
per riuscire a togliermi dai guai

So solo che qualcosa di importante
accadeva come un lampo in quel momento
forse è stato il tenero sorriso,
custode di una luce che aveva dentro,
oppure, caso strano, proprio tu

Le mie parole stanno sempre un passo sotto
quelle mitiche dei tuoi famosi eroi
e le avventure che vivo sono proprio piccole,
io viaggio tra Topolino e Robin Hood

Ma giocare a ricordare quel momento
è un’esplosione che mi tocca il cuore
non è certo come prendersi un caffè
chiacchierare di Beethoven o di Chopin

E sento che non scordo quello sguardo
e quegli occhi strani a illuminare il giorno
con te voglio percorrer questa strada
con te poter parlare ancora a lungo
del genio di Mozart e Debussy

Testo di Daniele Bomber Bottoni
Musica di Ivano Conti

 

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