230 – Elena vi saluta (2025)

Leggendo notizie dei fatti del giorno 
Tra guerre e comizi e i bla-bla dei potenti 
Un titolo breve mi gela il cuore
“Soltanto in otto al tuo funerale”

Una giovane vita appesa al soffitto
Eppure era grande il tuo bisogno di affetto
Non hai resistito a chissà quale dolore
E ti sei arresa lasciando poche parole

Quando la speranza non ha futuro 
Quello che resta è una scritta sul muro, 
Come il grido di una voce muta: “Elena vi saluta”

Ancora bambina in un paese straniero
Sola e sperduta, senza un aiuto
Cercando un modo per non morire davvero 
Piccoli furti… il corpo venduto…

Una droga violenta ti rende incosciente
Capace di cose che non avresti mai fatto
Nasce un figlio rubato che non hai mai salutato
E poi dietro alle sbarre, a guardare il soffitto

Quando la speranza non ha futuro 
Quello che resta è una scritta sul muro, 
Come il grido di una voce muta: “Elena vi saluta”

Avevi ancora una vita davanti,
Ma i giorni felici li vedevi lontani
In quella cella ogni cosa si è spenta 
Adesso riposi tra i colli toscani
Un profumo di rose vibra nell’aria

Quando la speranza non ha futuro 
Quello che resta è una scritta sul muro, 
Come il grido di una voce muta: “Elena vi saluta”

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