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Categoria: Canzone

Composizione di testo e musica

165 – Sorgi, o tutta bella (2017)

165 – Sorgi, o tutta bella (2017)

Fatti bella della tua più bella letizia

o Madre Vergine, che il tuo Sposo viene.

L’inverno è passato, le vigne in fiore

mandano il loro profumo

ed Egli canta:

“Sorgi, o tutta bella. Vieni, o mia sposa.

Sarai incoronata, sarai incoronata”

Ti darà una corona fatta di fuoco,

e il Suo spirito ti farà felice

o Madre Santa, si infonderà in te

con tutti i Suoi splendori.

E canterà:

“Sorgi, o tutta bella. Vieni, o mia sposa.

Sarai incoronata, sarai incoronata”

O regina della sapienza,

Sua regina, splendida sposa,

che hai saputo comprenderLo

sin dal mattino della tua vita

ed amarLo come nessuno mai amò.

“Sorgi, o tutta bella. Vieni, o mia sposa.

Sarai incoronata, sarai incoronata”

Sorgi, o tutta bella.

Sorgi, o tutta bella.


(testo tratto dal capitolo 637 – vol. 10 de “L’Evangelo come mi è stato rivelato” di Maria Valtorta)

164 – Salvami ora (2017)

164 – Salvami ora (2017)

Non è colpa mia / sto simpatico al demonio
non mi lascia in pace / e sbaglio ad ogni passo
hai voglia a dirgli che / io voglio il paradiso!
ma lui ci prova gusto / e insiste a più non posso!

Il mio angelo custode / si è preso una vacanza
e mi ha lasciato qui / in balia di questa giostra
affondo coi miei errori / faccio male alle persone
spreco il tempo che mi è dato / e mi scavo la mia fossa

Ora, Tu salvami ora!
Ora! Salvami ancora!

Eʼ difficile lottare / Con armi inadeguate
Quando lʼavversario poi / è il più forte della classe
Io ti chiedo aiuto / mentre perdo la partita
e bruceranno poi / la mia anima e le ossa

Che cosa devo fare? / Non mi vuoi con te?
mi fa credere così / quel bugiardo tentatore
io scrivo le canzoni / per dire di un dolore
che so soltanto io / e che nessuno vede

Ora, salvami ora!
Ora! Salvami ancora!

Non voglio annegare in questo mare…
Io Vedo il bene,
ma faccio il male!

Ora, Tu salvami ora!
Ora! Salvami ancora!

163 – Nulla può il tempo (2016)

163 – Nulla può il tempo (2016)

 

Sono passati tre giorni di pianto e preghiera
Tre giorni di attesa senza dormire
Giovanni ha vegliato sul Tuo corpo spento
Con la certezza nel cuore che niente è perduto

Nulla puó il tempo / nulla può il mondo contro la Tua purezza 
Nulla puó il tempo / nulla può il mondo contro la Tua bellezza

Giovanni Ti guarda / e poi chiude gli occhi
Il sonno lo prende / appoggiato al muro
E resta così / vicino a Te…
Un profumo di rose / riempie la stanza.

Nulla puó il tempo / nulla può il mondo contro la Tua purezza 
Nulla puó il tempo / nulla può il mondo contro la Tua bellezza

Poi apre gli occhi / a un suono potente 
Un canto di gioia / viene dall’alto
Lui alza lo sguardo / e vede il Tuo corpo
Portato dagli angeli / nel regno dei cieli

Nulla puó il tempo / nulla può il mondo contro la Tua purezza
Nulla puó il tempo / nulla può il mondo contro la Tua bellezza

162 – Dove sei, figlio mio? (2016)

162 – Dove sei, figlio mio? (2016)

Dove sei, figlio mio?
E’ tutto il giorno che ti cerco e non ti trovo
Dove sei, figlio mio?
Pensavo che tu fossi tra gli amici o tra i parenti
Dove sei, figlio mio?
Non vorrei ti fossi perso e non trovi più la strada
Dove sei, figlio mio?
Ormai è quasi sera e cresce la paura
che qualcosa ti sia successo
è colpa mia: non ho vegliato
su di Te!

Dove sei, figlio mio?
Sto tornando alla città, forse sarai là?
Dove sei, figlio mio?
Se ti avessero rapito, fatto del male?
Dove sei, figlio mio?
Sei caduto e sei ferito? Ti senti abbandonato?
Dove sei, figlio mio?
Sono ormai quasi due giorni che ti cerco
se ti ho perso, ormai è certo,
è colpa mia che non ho vegliato
su di Te!

Dove sei, figlio mio?
Ti ho cercato nelle case, nelle strade abbondante
Dove sei, figlio mio?
La disperazione ha preso il sopravvento
Dove sei figlio mio?
Dove sei figlio mio?
Perché mi hai fatto questo
Non capisco dove ho sbagliato…
Non sono degna, questo certo,
Di esserti madre… non ho vegliato …
su di Te!

Ma perché, mi cercavate?
Non sapevate che io
mi devo occupare
delle cose del padre mio?

161 – Simeone (2016)

161 – Simeone (2016)

Stavo lì / Nel mio angolo, nascosto
Sognavo Chi / Avrebbe salvato il mondo
E non pensavo, e non speravo
Che sarebbe passato di lì
Tutt’altro… ero stanco
E non volevo… restare lì!

Fu così / Che li vidi passare
Lui era lì / Mi batteva forte il cuore
Mi avvicinai poco alla volta
Era in braccio a sua madre
Le chiesi di poterlo tenere…
E cantai:

“Ora lascia, o Signore,
che il tuo servo vada in pace
secondo la tua parola;
i miei occhi hanno visto
la salvezza che hai preparato
davanti ai popoli,
luce per illuminare le genti
e gloria del tuo popolo Israele”

Quelli che / avevano sentito tutto
Ridevano / e mi davano del matto
Ma Suo padre / e Sua madre
erano stupiti
di quelle parole / e della mia
benedizione.

“Ora lascia, o Signore,
che il tuo servo vada in pace
secondo la tua parola;
i miei occhi hanno visto
la salvezza che hai preparato
davanti ai popoli,
luce per illuminare le genti
e gloria del tuo popolo Israele”

Quando Lo ridiedi a lei
lei sorrise / ma già sapeva.
Un dolore le annunciai:
“Anche te /  Una spada trafiggerà l’anima”

160 – La nascita (2015)

160 – La nascita (2015)

La stalla ricavata dalla roccia di una grotta
Nell’angolo la cenere di un fuoco ormai spento
Le ragnatele appese alle travi del soffitto
Nella penombra un bue che si volta e li guarda entrare
Giuseppe fa un po’ di luce con una lanterna
Maria si avvicina al bue per scaldarsi
Lui le prepara un letto con la paglia
Stende il suo mantello, e la fa sdraiare:
Le dice: “Dormi, che sei stanca”

Poi raccoglie la legna che trova per terra
E con tutto il suo impegno accende un fuoco.
Intanto a Maria non riesce di dormire
In ginocchio, a mani aperte, comincia a pregare
Giuseppe chiude gli occhi e fa lo stesso
Maria alza lo sguardo oltre il tetto
Da una piccola fessura si vede la luna
Che sembra voglia entrare nella stanza
E un sorriso le nasce sul viso

Ed ecco
Cambia tutte le cose… le fa nuove!

Un raggio di luna entra e riempie la stanza
La grotta adesso è la sala di un castello
Le ragnatele sono diventate dei fili di perle
Brillano come diamanti, i cocci ed i sassi
Maria chiama Giuseppe che sta pregando
Così assorto, non si è accorto di nulla
Gli porge il bambino che ha tra le braccia
Lui… non sa cosa fare
Lo prende e lo scalda sul petto.

Questa
È la luce
Che cambia le cose… le fa nuove!

159 – La visitazione (2015)

159 – La visitazione (2015)

Maria che bello vederti / mentre scendo le scale
vedi, non riesco a parlare, / mi batte forte il cuore
Sarà che non son pù una bambina
Ed ogni gesto è più lento
E ho questo figlio nel grembo
Che è un dono del Cielo!

Adesso è così contento / Sembra che stia ballando
Si muove come non mai / E credo mi stia parlando
Mi dice: che grande onore
Che la madre del mio Signore
Sia venuta a trovarmi
Portando questa bella notizia!

Magnificat / Anima mea / Dominum…

“Benedetta sei tu / fra tutte le donne!
Benedetto è il frutto / del seno tuo!”
Sono queste le sole parole
Che ha senso dire
Mentre il tuo canto di lode
Canta del Suo grande amore!

Magnificat / Anima mea / Dominum…

“Il mio spirito esulta / in Dio, mio salvatore
perché ha guardato / alla sua umile serva.
Da ora in poi
tutte le generazioni
mi chiameranno beata:
grandi cose ha fatto in me
l’Onnipotente!”

Magnificat / Anima mea / Dominum…

158 – Canzone per te (2015)

158 – Canzone per te (2015)


Vorrei solo dirti / che si vedono bene
Tutti quei dubbi / che hai sul futuro
Ti mostri decisa / forte di te
Ma il tuo cammino / a tratti è insicuro
Non credere, amore, che io sia felice
Di passar le giornate / a inventarmi un lavoro
Se non sono capace di donarti un sogno
Non è perché non voglio,
Ma perché non posso.

Se ci diciamo cristiani / non dovremmo arrabbiarci
Se le cose non vanno / come vogliamo noi
Anzi, dovremmo affidarci / a Chi ha fatto il mondo
E dirGli soltanto / che noi siamo suoi
Non credere, amore, che un bicchiere di vino
Possa annegare / la fatica di vivere
Ma basta uno sguardo più grato per tutto
E ogni gesto, vedrai,
Che acquisterà un senso.

Ai nostri figli / Vorrei dare certezze
Non perdano tempo / con quel che non dura
E tu per loro / con le tue carezze
Vorresti schiacciare / ogni paura!
Non credere, amore, che io non riesca a vedere
Quanto cuore metti / in ogni cosa che fai
Vorrei solo darti una mano concreta
Perché la fatica
Non sembri sprecata.

Così eccomi qua / con questa canzone
Come se potesse / mutarsi in pane.
Non ho niente da darti / se non la mia fede
E queste parole / più grandi di me
Un giorno, amore, sarà tutto diverso
Ma non piangere adesso: siamo stati salvati!
Ti affido tutto quel poco che ho
Se ti basterà, io sono qua!

157 – L’annunciazione (2015)

157 – L’annunciazione (2015)

Una semplice stanza
Un letto su un lato
Una tenda per porta
Ed un comodino
Lei tesseva e cantava
Un canto leggero
Con un desiderio…
Ma all’improvviso:

“Ti saluto, Maria / Il Signore è con Te
Tu sei Benedetta / Tra tutte le donne,
E sei piena di Grazia!”

Lei si alza di scatto
Non sa cosa dire
Ascolta soltanto
Lui parla di un Figlio:
“Sarà grande e potente,
Sarà figlio di Dio,
E salverà il mondo!”
Ma lei trema ancora…

“Non temere, Maria / Il Signore è con Te
Tu sei Benedetta / Tra tutte le donne,
E sei piena di Grazia!”

Con un filo di voce
E un po’ di timore
Lei domanda “Come?
Non conosco uomo!”
“Può tutto quanto
Chi ha fatto il mondo!
Attende soltanto
La tua risposta!”

Incrocia le mani sul petto / poi un inchino profondo:
“Ecco l’ancella di Dio! / Accada di me
Come hai detto!”

156 – Marta (2015)

156 – Marta (2015)

Marta ha una porta / sempre aperta / per la felicità
Marta, non importa / se ha le scarpe / sbagliate / ma non fa niente
Marta, Se le chiedi / cosa sta facendo
Non lo sa… Ma lo fa!

E poi ha sempre, sempre, sempre, sempre, sempre
Qualcosa da dire, da fare e non si può fermare!
Se ci pensi bene
C’è solo una cosa
Per cui valga la pena
Vivere
Marta, Prega sempre / per le case, le auto, le persone
E tutto quel che vede
Marta, non ha mai fame / e si sazia
Di sorrisi e Caramelle
Marta, non lo vedi / che sta correndo?
verso dove… non lo sa!

E poi ha sempre, sempre, sempre, sempre, sempre
Qualcosa da dire, da fare
Che non puoi capire e non sa spiegare!

Marta se si arrabbia / è un furia
che si calma / lentamente

Marta fa i dispetti / ma dopo piange
e chiede scusa / dolcemente
Marta balla / su una musica
che non ha ritmo
ma balla e tiene il mondo
con un dito
perché:

Lei ha sempre, sempre, sempre, sempre, sempre
Qualcosa da dire, da fare
e non si può fermare mai!