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Categoria: Volume 1

Luna

Luna

Non hai idea la luna, questa sera
come è bella qui a Milano,
rende ancor più dolce l’atmosfera
mentre ti penso, così lontana
chissà se anche tu da lì la vedi
chissà se hai gli stessi miei pensieri.

Io non dovrei perdere un istante
prendere l’auto, venir da te
anche se è passata mezzanotte
e il viaggio è lungo fino a te
eppure mi trattiene qualche cosa
forse quella luce misteriosa

Tra le nuvole che sono dense di te,
vola un aeroplano verso Oriente:
sulle carte la sua rotta in cielo non c’è,
ma lo si può seguire con la mente.

Così guardo in faccia a questa luna
è il solo modo di averti qui:
mi sembra di vedere il tuo sorriso
ed i tuoi occhi limpidi
nei tuoi sogni ti verrò a trovare,
è tutto quello che io posso fare.

E allora io mi accendo una Marlboro
e canto piano una canzone;
lo sguardo è sempre su, rivolto al cielo:
c’è un’aria fresca, questa sera.
Mi cullo dentro a questa nostalgia
La luna è la mia sola compagnia.

Tra le nuvole che sono dense di te,
vola un aeroplano verso Oriente:
sulle carte la sua rotta in cielo non c’è,
ma lo si può seguire con la mente.

 

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Notizia indesiderata

Notizia indesiderata

Giro stazioni alla radio ed ovunque la stessa notizia
è successo un po’ all’improvviso ma da tempo era nell’aria.
Hanno visto Johnny per strada, disperato, col volto brutto,
adesso non ha più casa, hanno portato via tutto.

Il Rock è morto, baby, e non c’è niente da fare
Il Rock è morto, baby, andiamo al suo funerale

Le indagini sono bloccate, e non si cerca un vero motivo,
si da per scontata ogni cosa, c’è chi dice che sia un suicidio.
Qui è tutto un grande commercio e non si vuole perdere tempo,
tempo che prima batteva in quel cuore adesso spento.

Il Rock è morto, baby, e non c’è niente da fare
Il Rock è morto, baby, andiamo al suo funerale

Tanta gente che strilla ad una copia perfetta del re
tra fumi e qualche scintilla, la musica vera dov’è ?
Non vedo sudore sul palco, non sento magia nelle mani,
storie uguali e banali: amori vicini e lontani

Il Rock è morto, baby, e non c’è niente da fare
Il Rock è morto, baby, andiamo al suo funerale

 

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Preludio delle parole dette

Preludio delle parole dette

Giocare a ricordare le parole
non è stato mai il mio forte
Non chiedermi che si è detto quella sera
è inutile che insisti, non lo so

Per queste cose non ho aggettivi adatti
e in fondo, lo vedi bene, non ne ho mai
Non so citare grandi nomi e frasi fatte
per riuscire a togliermi dai guai

So solo che qualcosa di importante
accadeva come un lampo in quel momento
forse è stato il tenero sorriso,
custode di una luce che aveva dentro,
oppure, caso strano, proprio tu

Le mie parole stanno sempre un passo sotto
quelle mitiche dei tuoi famosi eroi
e le avventure che vivo sono proprio piccole,
io viaggio tra Topolino e Robin Hood

Ma giocare a ricordare quel momento
è un’esplosione che mi tocca il cuore
non è certo come prendersi un caffè
chiacchierare di Beethoven o di Chopin

E sento che non scordo quello sguardo
e quegli occhi strani a illuminare il giorno
con te voglio percorrer questa strada
con te poter parlare ancora a lungo
del genio di Mozart e Debussy

Testo di Daniele Bomber Bottoni
Musica di Ivano Conti

 

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Mezzanotte

Mezzanotte

E’ tardi ormai stasera, la luna sta splendendo
cammino per le strade, fa freddo e tira vento
l’aria è pulita e sa d’inverno,
ma di neve ancora non ce n’è … ho bisogno di te

Mi incammino verso casa, passo davanti a un bar
una melodia un po’ strana … qualche nota che non va
entro, mi siedo e chiedo da bere
“Hey, maestro, suona un po’ per me”

Ho bisogno di te, perché non ci sei
Ho bisogno di te, non nei sogni miei
Io non so, questo grido cos’è?
Ho bisogno di te

“Come mai in giro a quest’ora, non lo sa che è un brutto posto?”
il barista ha lo sguardo fermo, l’età gli si legge addosso
“Stare in casa mi deprime!”
“La capisco, ma di vita qua non ce n’è!”

Dimmi dov’è questa città da bere
Adesso non c’è in fondo al bicchiere
Lo senti anche tu questo grido che è:
Ho bisogno di te!

Parole dette o scritte, c’è troppa confusione
Non mi chiuderanno in casa davanti al televisore
Non mi fermerò un istante,
è mezzanotte, ed il mio cuore batte:

Ho bisogno di te, ovunque sei
Ho bisogno di te e so che mi aspetterai
Non soffocherò questo grido perché
Ho bisogno di te, perché non ci sei
Ho bisogno di te, non nei sogni miei
Io non so, questo grido cos’è
Ma ho bisogno di te
Ho bisogno di te !

 

 

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34 – Rosa da cercare (1993)

34 – Rosa da cercare (1993)

Sai, io non ho attraversato il mare
son rimasto sulla riva, e sei arrivata tu

Sai, io non ho scalato questa montagna
son rimasto in fondo alla valle, e sei arrivata tu

Quante volte ho urlato,
quante volte ho gridato:
resta qui vicino,
non andare via,
non andare via!

Forse sei proprio tu la Rosa che stavo cercando,
lo scopriremo col tempo, ma adesso non parlare

Lo so, io sto rischiando di farti appassire ogni giorno
ma è una sfida che tu mi hai lanciato e non voglio tirarmi indietro

E se quel tuo sorriso
si farà avanti nel cuore
lenendo questo dolore:
non andare via,
non andare via!

Sai, ho bisogno io di un amore che duri nel tempo
che mi faccia vivere adesso, e che mi possa perdonare
e che mi possa perdonare

 

Ci sono amici

Ci sono amici

Ti ha chiamato ancora, tu non hai risposto
Sentivi la Sua voce, sincera e limpida
Avrei voluto comporre una canzone
Per dirti il mio dolore,
Ma queste note ti diranno solo
Quanto è grande questo amore, così:

Con la musica ti dico di non abbandonare
Tutto quello che hai vissuto, quello che hai incontrato:
Ti troveresti a non avere niente
Che nel tempo può durare,
Saresti un bimbo che si è perso nella folla
E non trova più sua madre, però

Ci sono amici che non ti abbandonano
Che non ti fanno sentire solo
Che sanno cosa cerchi, dove trovarLo
E per questo ti vogliono con loro
Ci sono amici …

Loro amano il Destino che ci portiamo addosso
E vivono per questo meglio di chiunque altro;
Così capisci in cosa sbagliavamo
E perché tutto era grigio;
Perché il treno sul quale viaggiavamo
A poco a poco si è fermato, però:

Ci hanno lanciato una corda nuova
Per non cadere, ancora, un’altra volta
Io la prenderò, io camminerò
Tu puoi venire via con me

Ci chiedono soltanto di lasciare
Tutto l’orgoglio che abbiamo dentro
Di esser pronti a sfigurare
Per vivere, viver più che mai

Ci sono amici …

 

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