Stella di mare

Stella di mare

Amore mio, sono qua che ti aspetto;
fuori fa freddo: è arrivato l’inverno.
Vorrei in quest’istante averti vicino,
invece che starmene così lontano.
Amore mio, lo vedi anche tu com’è difficile amare,
quando tutto sembra che remi contro,
quando vorresti che tutto andasse in una direzione,
e tu sei lì che non sai cosa fare.

Tu non mollare, non fermarti mai,
quello che cerchi poi lo troverai,
se non sarà oggi è certamente domani,
ti verrà dato proprio nelle tue mani.
Stella di mare, la pioggia che scende non ti farà male:
porterà via qualsiasi dolore.
Su questa strada che è piena di insidie e maledizioni,
c’è in fondo una luce, la riesci a vedere?

Ed io lotterò, combatterò, griderò finché avrò voce.
Lavorerò, suderò, canterò quello che ti piace.

Amore mio, lo sai che vorrei
passare con te tutti i giorni miei,
potermi svegliare e averti al mio fianco,
di vedere il tuo viso non sarei mai stanco.
E se oggi il futuro
è un incognita strana che non riesco a capire,
il poterti sentire mi fa stare bene.
Domani col sole può darsi che tu arriverai,
io sono pronto per poterti abbracciare.

E poi lotterò, combatterò, griderò finché avrò voce.
Lavorerò, suderò, canterò quello che ti piace.
Nanananana …
Lotterò, combatterò, griderò finché avrò voce.
Lavorerò, suderò, canterò quello che ti piace.

Amore mio, sono qua che ti aspetto;
fuori fa freddo: è arrivato l’inverno.

 

78 – Sam (1996)

78 – Sam (1996)

Sam ha un’esperienza non da poco,
mi ha raccontato cose incredibili:
una volta ha spento un fuoco
con quelle mani piccole
e ogni tanto ci ripensa
avrebbe potuto lasciarci la pelle,
ma ne andava della sua vita
e di quella di tanti amici.

L’ho incontrato una sera, per caso,
c’era tanta gente in giro,
mi ha colpito lo sguardo scuro
e quell’aria da uomo deciso.
Ho detto: “Sam, puoi darmi una mano?
Solo tu puoi starle vicino!”
“Non ti devi preoccupare:
nessuno le farà del male”

Vedrai che ti proteggerà
e quando avrai bisogno di me
chiedi a lui, la strada la sa.
E quando arrivi, io sono qua.

77 – Storia infinita (1996)

77 – Storia infinita (1996)

Cosa stai facendo? A cosa stai pensando?
Io qui sto lottando coi pensieri miei
Ho davanti un muro che non mi fa vedere
un po’ del mio futuro e come lo vorrei,
e tu quale ruolo avrai,
ed al mio cuore che farai.

Io non son capace di mandarti via,
non serve questa voce per renderti mia.
Non bastan le parole di tutte le canzoni
nemmeno queste note che escon dalle mani:
ho bisogno di sentirti,
ho bisogno di vederti.

Qui c’è in gioco la mia vita,
e io non voglio perdere.
Non posso dire che è finita
e ancora tutta da scrivere
la pagina della storia che riguarda te:
storia infinita.

E’ una storia a cui non posso mettere una fine.
E’ una storia che non voglio che vada a finir male.
Ma non sono io che scrivo, qui è tutto misterioso,
ma è certamente meglio è molto più geniale
ciò non toglie che ho bisogno,
che tu non rimanga un sogno.

Qui c’è in gioco la mia vita …

E tra dame e cavalieri,
mostri, draghi e chi lo sa,
menestrelli e imperatori
il tuo viso resterà
la cosa più bella che io abbia cantato.

Canzone del rantolino

Canzone del rantolino

Mi ricordo di una sera a casa di un’amica
io cantavo la mia vita le mie gioie e miei dolori
e tu facevi l’idiota:

Hai trovato la morosa: vaffanculo più di allora
e ho un commento mio da fare, è un commento po’ speciale,
è un commento piccolino,
è solo un rantolino:

Bastardo!
Sei un grandissimo bastardo!
Te lo dico con il cuore:
Sei un grandissimo bastardo!

Proprio adesso mi sovviene nel vedere gli altri due
che col culo che hanno a scopa non si vince una partita
forse è ripetitivo
ma c’ho un altro rantolino:

Bastardi !
Siete grandissimi bastardi!
Ve lo dico con il cuore:
Siete grandissimi bastardi!

Così adesso mi ritrovo
con addosso uno straniero
è il mio amico più fedele
c’è chi dice che è un alieno
ma anche a lui io posso dire,
sì, anche a lui io posso dire,
anche a lui io posso dire:

Alieno io ti ucciderò,
sei troppo stupido per vivere …

 

Un filo di metallo blu

Un filo di metallo blu

Prova a dirmi tu che cosa vuoi
In quale posto un giorno te ne andrai
Quale amore, dentro, porterai
Quale viso nella testa avrai.
Avrei voglia di portarti, trascinarti via con me
Avrei voglia di distruggere un castello inutile
Insieme a te

Invece scorre questo fiume
Scorre e sopra ci sei tu
Con la tua barca fragile
E gli argini invisibili
Basta un gesto, una carezza: che succederà?
Dal cielo azzurro una tempesta ci travolgerà
Ma …

Vivi resteremo
Perché c’è un gancio in cielo
Che non ci vuol lasciare mai
Vivi resteremo,
E ovunque noi saremo
Non ci perderemo mai

Siamo appesi ad un filo,
Un filo di metallo blu
Può darsi che non lo vediamo
Ma non possiamo cadere giù
È ogni nostra distrazione che ci fa guardare su
In quell’istante si intravede, per un secondo o più

Vivi resteremo
Perché c’è un gancio in cielo
Che non ci vuol lasciare mai
Vivi resteremo
E ovunque noi saremo
Non ci perderemo mai

 

 

 


 

Un caffè

Un caffè

Non smette di piovere più, vien giù da una settimana.
Ho i vestiti ancora bagnati per l’acqua presa ieri sera.
Almeno suonasse il telefono, sentirei la tua voce,
non sai quanto mi piace;
e invece è tutto tranquillo, mi leggo un libro
e mi metto a sognare.

La radio, è lo stesso canale che conosci anche tu,
mi aiuta a lasciarmi andare in un cielo “tinto di blu”
e da quella fotografia che io tengo appesa
sulla scrivania
tu ti stacchi e mi vieni a trovare …
ma è solo un sogno
non mi può consolare.

Ricantando questa canzone
mi sono accorto che sei tu che mi canti
e non è immaginazione:
io lo sento che adesso mi cerchi.
Ti prego cercami tutta la notte
e non crollare se il sonno ti prende
domattina arriverò e avrò per te
nelle mani bagnate
un caffè di quelli che piacciono a te.

 

Alla fine di questo sogno

Alla fine di questo sogno

Esce tutte le sere alle dieci tanto lei non chiama più,
prende l’auto che ha lasciato fuori perché non si sa mai:
la volta che chiama può servigli ed è pronta lì,
ingrana la prima e in poco tempo è sotto casa sua
ma lei non chiama
così è in giro per la sua città
ascolta la radio che passa
Montecarlo Night
e dice a quelle quattro ruote:

“Vai, vai, vai, portami dove vuoi:
mi sta bene un altro mondo,
basta che ci sia lei.
Vai, vai, vai, guidami dove sai
alla fine di questo sogno,
reale come lo vorrei !”

Esce tutte le sere alle dieci, torna all’una o giù di lì,
ha consumato benzina a chilometri senza un gran perché:
gli piace vedere la luna da dentro la sua “car”,
poi gli piace sognare che torna e se la trova là
Ma lei non chiama
e lui non sa bene come sta.
Prende dal pacchetto
una “sua” Marlboro Light
e dice a quelle quattro ruote:

“Vai, vai, vai, portami dove vuoi:
mi sta bene un altro mondo,
basta che ci sia lei.
Vai, vai, vai, guidami dove sai
alla fine di questo sogno,
reale come lo vorrei !”

 

 

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Non mi fermerai

Non mi fermerai

Camminavo dritto per la mia strada
Con la pioggia che scendeva e mi bagnava
Non avevo voglia di tornare a casa
Non avevo voglia di qualsiasi cosa
Quando tu ti sei fermata
E mi hai detto “Dacci un taglio a questa vita, così non va!”
È stato molto forte, quasi un colpo al cuore
Asciugavano la pioggia quelle tue parole
E ho capito che non erano tanto per dire
Ho capito che c’era tutto il tuo sentire
Ma dopo tu te ne sei andata
Ed io non son riuscito a dire: “Resta qui, accanto a me”

E adesso è facile qualsiasi “Dove sei?”
E adesso è facile qualsiasi “Non ci sei!”
Ma è più difficile guardare la tua foto
E non capire se arriverai

Mi dicevo: “L’ami come nessun altro,
Vedrai che prima o poi se ne renderà conto,
Non c’è bisogno di starle vicino
È stato scritto tutto quanto nel destino”
E invece tu sei già sparita
Ed io non so se sbaglio qualche cosa nel volerti qui
Forse ti dovrei chiamare ad ogni ora,
Farmi trovare sempre sotto casa tua
Vorrei essere un pensiero fisso nella mente
Ma ad essere insistente non guadagno niente
Aspetterò una risposta
Ed intanto ho dato un taglio a questa vita e adesso va

E così è facile …

Se chiudo gli occhi il tuo viso è sempre qui
Non c’è nessuno che ti può portare via
E io ti canto come non ho fatto mai
Anche adesso…
… e non mi fermerai!

 

 

 

71 – Pensa bene (1996)

71 – Pensa bene (1996)

Pensa bene, pensa tutto, pensa ogni particolare
Pensa bene a come fare per cambiare questa situazione
Non dormire, non mangiare pensa solo a ragionare
Fai uscire dal cilindro il coniglio che ti può salvare

Costruisci i tuoi castelli e dopo falli crollare
Fatti un giro tra le stelle poi ricordati di ritornare
Sogna le più grandi imprese, sognale precise,
Sogna di essere il migliore, il migliore che si può trovare
Tanto lei non tornerà
Tanto lei non arriverà

Pensa bene a cosa dire, scegli bene le parole
Scriviti un romanzo in testa, una lettera d’amore
Scrivi pure una canzone e dopo prova a cantare:
senti che brividi sulla pelle, senti come batte il cuore!
Ma tanto lei non tornerà
Tanto lei non arriverà

Cosa vuoi che dica ancora?

Mettiti il cuore in pace,
Mettiti il cuore in pace,
Mettiti il cuore in pace,
Mettiti il cuore in pace,
e prova a vivere senza di lei

Convinciti pure del contrario, convinciti che non è vero
È solo questione di un po’ di tempo e dopo sarà amore vero.
Io non posso farci niente e se dopo ci resti male
Non dare la colpa a nessun altro, se non all’immaginazione
Perché lei non tornerà
Tanto lei non arriverà

Cosa vuoi che dica ancora?

Mettiti il cuore in pace …

70 – Hey Dani (1996)

70 – Hey Dani (1996)

Hey, Dani, cosa ne dici, se questa sera ti vengo a trovare,
se prendo l’auto e sono da te?
Sai, fuori, c’è una bella serata e di star chiuso in casa non mi va,
non c’è niente che posso fare.
Ci metto poco, vedrai, mezz’ora e sono lì da te,
si può andare a bere qualcosa.

Hey, Dani, che cosa mi dici, questa sera proprio non si può,
devi uscire già con lui.
Scusa, sai, certe volte mi dimentico che non sono il solo a volerti bene.

Questa sera, allora, che farò?
Questa sera dove andrò?

Hey, Dani, che cosa mi dici “I tuoi amici dove sono mai?
Perché non esci a trovare loro?”
Lo sai, non riesco a capirti, è tutto così facile,
con te sono sempre stato sincero.
Non puoi fare finta di niente, ignorare quello che c’è in me,
la mia voce mentre ti parlo.

Hey, Dani, non riesci a capire, adesso sto cercando te,
ho bisogno di averti vicino.
Ho bisogno, di vedere il tuo viso
adesso, qui, ho bisogno di sentirti ridere.

Questa sera, allora, che farò?
Questa sera dove andrò?

Hey, Dani. Hey, Dani. ….
Hey, Dani. Hey, Dani. ….

Hey, Dani, cosa ne dici,
questa sera ti vengo a trovare,
prendo l’auto e sono da te?