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Categoria: Canzoni qua e là

“Canzoni qua e là” è da considerarsi il terzo volume di canzoni scritte da Ivano Conti.

Mombretto Blues

Mombretto Blues

L’altro giorno sono andato
Dove sei andato?
sono andato a Mombretto
Dove?
è un paese piccolino, un puntino
Sulla cartina stradale!
ma per me è grande come l’universo,
e sai perché
Perché?

Perché a Mombretto insieme ai miei amici
stiam costruendo un bellissimo palazzo
che non è fatto di mattoni,
ma di un materiale che …

A Mombretto non è detto
che non ci sia qualche industria
che produce Compagnia, yeah, yeah, yeah!
Compagnia, yeah, yeah, yeah!

L’altro giorno ho dimenticato
Cos’hai dimenticato?!?
Ho dimenticato l’ombrello
E allora?
Io venivo da Milano, c’era un temporale
Ma qua splende sempre il sole!
Allora, ho dimenticato l’ombrellone!
Ma non importa!
Perché?

Perché a Mombretto …

 

 

 

 

Mary’s hair

Mary’s hair

L’ho vista camminare per le strade di Milano
Ho creduto di sognare, perché era alquanto strano
In mezzo a quella folla, a quella gente tutta uguale
È sbocciato un fiore che ha qualcosa di speciale
E non sono gli occhi… ma sono tanto belli
Di mille colori, sono solo i suoi capelli!
Di mille colori, sono solo i suoi capelli!

Rit.:

Mary… ragazza bergamasca
Mary… ragazza bergamasca
Mary… ragazza bergamasca
Mary… è quella la tua esca?

L’ho vista al primo anno, in università
Mi han detto alcuni amici: “Guarda quella là!”
Che capelli biondi! (Lunghi, lunghi, lunghi!)
E che ricci vispi! (Belli, belli, belli!)
Al secondo anno c’è stato un cambiamento,
Dicono sia stato per un colpo di vento,
Un taglio bello corto – descrivo come posso –
Il colore che prevale ora è quello rosso!

Rit.

Al terzo e al quarto anno ha variato ogni mese
Lasciando le sue amiche alquanto, assai sorprese.
Ed anche il suo moroso, visto il color oro
Non esitò un secondo a chiamarla “Ciak castoro”!
E per la sua laurea ecco il gran finale,
Che se l’avesse fatto, era un colpo assai geniale:
Basta coi colori!
O con le permanenti!
Una rasata a zero, e noi tutti siam contenti!

Rit.

 

 

 

Non mi dimenticare

Non mi dimenticare

Quando ti alzi la mattina, quando ti fai un caffè
Quando esci in fretta e furia, quando scendi dalle scale
Quando sali sulla macchina
Quando vai a lavorare
Quando sono già le nove
Quando è solo lunedì
Non mi dimenticare
È una piccola pretesa che
Non mi puoi negare
Non mi dimenticare, Baby.

Quando entri nell’ufficio, quando saluti i tuoi colleghi
Quando rispondi al tuo telefono e magari fuori piove
Quando il capo è arrabbiato
Quando ogni cosa viene male
Quando la tua testa esplode
Quando non ce la fai più
Non mi dimenticare
Io non lo faccio mai perché
Ti porto ovunque vado, e sai
Che non ti mento mai!
Oh… Oh…

Quando torni a casa tua, quando ascolti l’autoradio
Quando canti le canzoni, quando apri la tua porta
Quando prepari da mangiare
Quando senti qualche amica
Quando vedi un vecchio film
Quando vai a dormire:
Non mi dimenticare
Ogni gesto che ti porta qui
Non lo devi soffocare
Fallo respirare. Fatti trasportare da me!

Quando voli tra i tuoi sogni,
Quando non ti vuoi svegliare
Quando è già un’altra mattina:
Non mi dimenticare!

 

 

 

Ogni secondo che vivo in te

Ogni secondo che vivo in te

Eccomi qua davanti a te
proprio quando non te l’aspettavi
avevi chiuso tutte le porte
avevi progettato il tuo domani
domani fatto di grandi sogni
che tenevi stretti nelle mani

E invece io arrivo adesso
per non lasciarti mai più scappare
perché prima il tuo successo
non mi avrebbe fatto respirare,
dimenticandomi nella tua mente
una goccia persa in questo mare

Canterò il tuo sorriso, tutti i particolari del tuo viso
Canterò ogni passione che vedo crescere dentro di te
Canterò ogni tuo sguardo che poni sopra questo stanco mondo
Canterò ogni momento, ogni secondo che vivo in te

Per te è così, è così facile
per me è difficile tirare avanti
questa parete che ho da scalare
non mi lascia vedere il sole
ma nei tuoi occhi sento il suo calore
nella tua voce ascolto il suo splendore

Canterò il tuo sorriso …

Canterò, canterò ancora sicuro della vita come ora
Canterò a squarciagola fin quando avrò ancora un po’ di fiato
Canterò per chi è rimasto canterò per chi è andato via
Canterò tutti i miei giorni ogni secondo che vivo in te.

 

 

 

Percorsi della mente

Percorsi della mente

Laggiù, in fondo alla valle, ai confini dell’impero, un’immagine di uomo:
guarda la luna inchiodata al cielo
che ogni ciclo scopre la traccia di un sentiero
che si perde / nella coltre dove / finiscono / il cielo e le stelle

Pensieri che frugano nel tempo e cercano uno spazio di felicità
Ponti costruiti poi crollati e tu che cosa hai fatto nella mortalità
Hai lottato / hai ricominciato / hai sperato / e in ginocchio hai pregato
per la muraglia che ti protegge nonostante il tuo male,
perché la prossima volta regga al vento occidentale

Non aspettare, prendi e vai
più aspetti e meno tempo hai
Non aspettare, rischia e vai
e qualcosa cambierà, vedrai !

Vecchio, ti senti un uomo stanco
sei caduto nella fossa prima ancora di partire
Freddo, hai sopportato il ghiaccio il caldo, e la paura, uscendo dalle file
delle mura / della tua città / insicura / cosciente dell’età

Venti, o forse sono trenta, gli anni che conteggi, mai vissuti fino in fondo
Sogni, spettatore attento, mentre ogni cosa fugge nell’arco di un secondo
Hai raccolto / la sabbia dalle scarpe / e le orme / oramai si sono perse
e adesso sei fermo e non sai più a che cosa guardare
ti giri intorno sorpreso dal sole e senti una voce gridare:

Non aspettare …

Ma ora con il sole sulla testa, con la vista offuscata dal sudore / ti sembra di vedere il mare, non ne sei sicuro, non senti il rumore / e poi con la sabbia che s’alza ed il vento che la spinge in bocca / hai sete ma vorresti tanto dire basta / e corri, e dopo ti fermi, hai il fiatone, ma poco e riprendi / cadi a terra, ti alzi e cammini, i tuoi sogni ti sembran vicini / guardi intorno confuso e stanco, il tuo avvenire è solo un foglio bianco / ma non hai più la forza per scrivere.

Laggiù, in fondo alla valle, ai confini dell’impero, un’immagine di uomo

 

 

 

 

 

La canzone di Frank

La canzone di Frank

Frank era il più veloce quando faceva le gare a cavallo
Aveva soltanto 8 anni ma nessuno riusciva a imitarlo
Impugnava la sua pistola
Con la rabbia di un vero cow-boy
Con fatica teneva quel peso,
Ma non sbagliava un colpo, sai, e poi …

I suoi amici lo fissavan negli occhi quasi a volere un duello,
Ma nessuno aveva il coraggio anche se era un gioco, il duello
Quegli occhi azzurri e profondi
Facevano credere che
Sarebbe diventato un giorno
Il più grande terrore del west, ma poi …

Un giorno mentre sfidava il vento e correva a cento all’ora
Vide di lontano un uomo che sembrava aspettare lui
Strattonò il cavallo e tirò fuori
L’arma dalla cintura,
Ma quello, tendendo la mano
Gli disse : “Non avere paura!

Frank, perché questa rabbia che ti porti in cuore?
Non è facendo del male che plachi il dolore
Frank i tuoi fratelli ti stanno aspettando
Sveglia! che a scuola arrivi in ritardo!!!!”

Francesco non è mai stato veloce a lavarsi e vestirsi in tempo,
Quanta fatica ci vuole a lasciare quel magnifico mondo!
Non ha gli occhi azzurri e profondi,
Ma un cuore tenero e grande!
Non sfida mai nessuno a duello
È un grande amico per tutti!

Questo è Frank, il vero Frank!
Questo è Frank, il vero Frank!

 

 

 

Ritorno a casa

Ritorno a casa

Mi sono alzato e ho stracciato le carte
La pioggia scendeva e un suono acuto mi apriva le porte
Ho raccolto il mio sacco e tutti i miei sbagli
E sono arrivato fin qui

Giornate di sole, nebbia fitta nel cuore
Ho negato la mano a chi saliva e chiedeva il mio amore
Ho rubato sorrisi, violentato le idee
E sono arrivato fin qui

Sono arrivato fin qui, sono arrivato fin qui
Ma il cuore non regge ed io
Il cuore non regge ed io
Sai che non vivo più, sai che non vivo più
E adesso ho capito che…
Adesso ho capito che…

Credevo che via, lontano dal tuo profumo
Sarei arrivato fino a dove il cielo cambia colore
Mi hanno ingannato, ma non mi sono fermato
E sono arrivato fin qui

Ho conosciuto il dolore, e le sue spine taglienti
E il mio sangue cadeva sul duro asfalto senza fare rumore
E il tuo viso era lì che chiamava il mio nome
Sono arrivato fin qui

Sono arrivato fin qui, sono arrivato fin qui
Ma il cuore non regge ed io
Il cuore non regge ed io
Sai che non vivo più, sai che non vivo più
E adesso ho capito che…
Adesso ho capito…
Torno a casa da te!

 

 

 

 

Icaro (voglia di volare)

Icaro (voglia di volare)

Non so come fare, ma voglio alzarmi in volo
non so come fare per prendere il volo
pesante come sono, vorrei alzarmi in volo
non è per niente un sogno, bambino ormai non sono più
Vorrei volare in cielo e come un gabbiano
vedere tra le nuvole il mondo già lontano
Icaro non sono, ma dimmi che è vero
un giorno noi saremo a volare in cielo, io e te

Questa pioggia che scende e mi bagna i capelli
nasconde le mie lacrime i veri dolori son solo quelli
che nascono dal cuore e lasciano nel tempo
una ferita profonda che non si può scordare

Così ricordo ancora la storia che ho vissuto
il tempo che ho passato, l’amore che ho sprecato
la gioia che ho sentito quando ho visto il cielo
come un grande dono, come un dono dato a me
Ma è facile sbagliare, rinunciare a volare
per un po’ di nebbia, per un po’ di pioggia
ma non lasciarmi andare, tu fammi ricordare
che un giorno noi saremo a volare in cielo, io e te

Questa pioggia che scende e mi bagna i vestiti
nasconde la tua immagine davanti ai miei occhi
ma la notte che viene non mi troverà indeciso
e sarò pronto al mattino per prendere il volo

E vedrò il pescatore da lontano mentre getta le sue reti
e vedrò l’alpino mentre sfida la montagna
e vedrò l’artigiano mentre lavora il legno
e vedrò la mia città che mi resta indifferente

Non so come fare, ma voglio alzarmi in volo
non so come fare per prendere il volo
pesante come sono, senza ali, senza piume
non è per niente un sogno, bambino ormai non sono più

 

 

 

Per poterti aiutare

Per poterti aiutare

Questa canzone è per quando sei giù
E non hai voglia di parlare
Quando ti sembra che non ce la fai più
Non hai la forza di capire
Quando cammini per tutta la stanza
E ti senti così sola
E ti sembra che non è abbastanza
Faticare su ogni cosa

Io ci sono
per le tue gioie e per i tuoi dolori.
Io ci sono e canto per te
Per poterti aiutare!

Questa canzone è per quando sei felice
Ed hai voglia di ballare
E te ne freghi di quello che si dice
Ti scorre il ritmo nelle vene
Quando ti senti la più amata del mondo:
Ogni cosa è dono per te!
Il tuo entusiasmo nasce dal profondo
E lo trasmetti così com’è!

Io ci sono
per le tue gioie e per i tuoi dolori.
Io ci sono, e canto per te:
Per non farti dimenticare!

 

 

 

Col mio cuore

Col mio cuore

Dare tutto quanto per un uomo mai incontrato
Forse è chieder troppo e certo io ho sbagliato
Ho voluto i soldi, ho cercato il mio successo
Mi hanno odiato in molti, ed io li ho odiati spesso,
Mi hanno detto in faccia che qui quello che conta
È diventare ricchi, il resto non importa

“Vedi ragazzo, non puoi tenere niente
Dammi il tuo cuore, dammi la tua gente
Dammi tutto quello che puoi tenere in mano
E avrai la vita che hai sempre cercato!”

Lo cerco negli oggetti che mi stanno intorno,
Lo cerco nelle cose che vedo ogni giorno,
Ma riesco a vedere solo quello che io voglio
E quella vita vera sembra solo un sogno

“Vedi ragazzo, sono tra la gente
Sono nel tuo cuore, non nella tua mente
Guarda le persone che ti son vicino
Son nei loro volti, nei loro occhi sono

Solo chi ti ama ti dice che hai sbagliato
Ti fa capire dove e tornerai cambiato
Cerca la tua strada e quando l’hai trovata
Voglio sentirti allora cantare questa strofa:

“Eccomi, Signore, voglio quella vita
Vengo col mio cuore, e non è finita
Porto la fatica e le lacrime versate
Accoglimi, Signore, a braccia spalancate!”